Il luogo fu donato, nel 1582 dal signor Cesare de Consulis, benefattore insigne dell’Ordine francescano; la chiesa fu costruita pochi anni dopo Nel 1613 fu adibito a studio di filosofia e nel 1645 si ebbero i primi ampliamenti.
L’apostolato specifico della fraternita’ fu l’assistenza ai morenti presso i quali venivano chiamati in tutte le ore del giorno e della notte. E per comunicare anche i bisognosi impossibilitati per motivi di salute.
Fu soppresso nel 1811, nonostante che il giudice Di Pace di Montecorvino, a nome degli amministratori e dell’intera popolazione, avesse scritto all’Intendente che «… il convento dei cappuccini e di massimo vantaggio alla popolazione, e che i genitori trovano nei religiosi di detto Ordine uomini interi ed onesti educatori ed istruttori dei loro figli».
Nel 1816 il convento fu ripristinato, ma le Leggi Eversive del 1866 ne ordinarono la soppressione. Passati pochi anni, le autorità cittadine lo offrirono a San Ludovico da Casoria, che l’accettò per istituirvi un ospedale e un orfanotrofio, disposto a restituirlo ai frati come da lettera del 21 marzo 1874, indirizzata al Provinciale P. Arcangelo da Muro. Nel 1879, nello stesso luogo Padre Ludovico vi istituiva il terzo ordine francescano con la partecipazione di numerosi fedeli.
Nel 1900 i frati cappuccini lo riacquistarono insieme alla sala di musica al piano terra che il Comune si era riservata e adibendolo a sede di Seminario Serafico e di Studentato.
Ora Convento e Chiesa, dedicata a S. Maria degli Angeli, sono gestite da volenterosi assistiti dal dinamicissimo Padre Gianfranco Pasquariello. La penuria di vocazioni ha generato l’abbandono della struttura che, continua ad essere amorevolmente gestita e curata da Gifra, Ofs e volontari che fanno rivivere in molte occasioni la bellezza e la memoria storica del luogo.
La struttura conventuale ha la possibilità di ospitare fino a 50 persone e nell’ultimo periodo ha visto la presenza di molti gruppi (scout, movimenti ecc.) per ritiri, convegni, e richieste di ospitalità anche di persone più bisognose e servizio di accoglienza per ex detenuti e/o detenuti in permesso in regime di semilibertà, offrendo un’opportunità di reinserimento nella società ma soprattutto un’occasione ed una possibilità di perdono e di reinserimento sociale.